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24 Luglio 2024

Premio Michetti 2024, Stefano Arienti vince l’edizione dedicata a Italo Calvino

Il vincitore della sezione Giovani del Premio Michetti 2024 è invece Danilo Sciorilli. Al via anche la mostra a Francavilla al Mare

È Stefano Arienti il vincitore del Premio Michetti 2024, tra i più longevi e prestigiosi riconoscimenti di arte contemporanea italiana. Dal titolo 6 memo per questo millennio, l’edizione dedicata a Italo Calvino ha visto la partecipazione di importanti artisti, da Elisabetta Benassi a Claire Fontaine, da Paolo Icaro a Eugenio Tibaldi, le cui opere si ispirano ai concetti chiave che scandiscono le celebri Lezioni Americane dello scrittore ligure: leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità e coerenza. I lavori dei partecipanti e del vincitore sono esposti in una mostra a Francavilla al Mare a cura di Simone Ciglia e in cui è presente anche una sezione speciale dedicata all’arte di Giulio Paolini, tra gli artisti più vicini allo scrittore.

«La proposta tutta di Arienti qui esposta esprime una eccellente capacità di ibridazione tra forme, modi e supporti attraverso i quali l’opera d’arte si configura, pur mantenendo inalterato il valore quasi “pittorico” dell’immagine che, senza tradire la provenienza originale, viene comunque riscritta nella interazione con i materiali, spesso di provenienza industriale o di uso comune, su cui è realizzata». Questa la motivazione fornita da Angelo Piero Cappello, il presidente della Giuria, nel decretare Stefano Arienti vincitore della 75° edizione del Premio Michetti.

Celebrando i tre quarti di secolo del riconoscimento, come ricordava anche Andrea Lombardinilo, presidente della Fondazione Michetti, il Premio quest’anno ha preso spunto dalle riflessioni di una figura chiave del secolo scorso. Simone Ciglia affermava infatti che «il millennio prossimo per lo scrittore è diventato il nostro presente e le sue proposte confermano la loro attualità, oltrepassando l’ambito privilegiato del suo discorso – quello letterario – per investire il fenomeno artistico in senso più ampio. I memo appaiono così come categorie utili per osservare l’arte contemporanea. La mostra 6 memo per questo millennio si articola così secondo le proposte calviniane, ciascuna rappresentata da artisti di diversa generazione e provenienza».

Oltre all’opera di Stefano Arienti, artista di fama internazionale e che ha presenziato diverse manifestazioni prestigiose, dalla Biennale di Venezia a quella di Istanbul, il concorso ha previsto quest’anno anche una sezione Giovani, il cui protagonista è stato Danilo Sciorilli con la sua installazione The Showreally. Al Premio Michetti Giovani hanno partecipato quattro artisti segnalati da altrettanti critici e curatori: Giacinto Di Pietrantonio, critico e curatore d’arte; Francesca Guerisoli, critica d’arte presso Fondazione la Quadriennale di Roma e direttrice artistica della Fondazione La Rocca di Pescara; Caterina Riva, Direttrice MACTE, Museo d’Arte Contemporanea di Termoli; Saverio Verini, Direttore dei Musei Civici di Spoleto.

Accanto ad Angelo Piero Cappello, la Giuria ha contato la presenza di Francesca Barbi Marinetti, Giuliana Benassi, Andrea Lombardinilo, Anna Mattirolo, Cristina Ricciardi, mentre nel Comitato tecnico della Fondazione sono presenti Angelo Piero Cappello, Costantino D’Orazio, Nunzio Giustozzi, Lella Mazzoli, Ilaria Miarelli Mariani, Anna Lisa Tota, Daniela Garofalo.

 

https://insideart.eu/2024/07/22/la-75a-edizione-del-premio-michetti-e-dedicata-a-italo-calvino/