Digital – Michetti 75
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Stefano Arienti
Nato nel 1961 ad Asola (Mantova), si laurea in Agraria a Milano e si forma frequentando le lezioni di Corrado Levi al Politecnico. I primi lavori consistono in carte piegate attraverso procedimenti semplici e lavora con materiali extrapittorici come fumetti, poster, elenchi telefonici, orari dei treni, riproduzioni di quadri. La sua ricerca è caratterizzata da gesti concettuali, le opere sono scevre dal puro dato oggettivo, contestualizzate in una differente dimensione ambientale ed immerse nella tradizione popolare.
A seguito dell’emergenza COVID-19, ha partecipato insieme ad altri artisti al progetto Poster Quotidiano.
Tra le mostre: Galleria In Arco (Torino), Teatro San Leonardo (Bologna), Galleria Stein (Milano), Villa Carlotta (Tremezzina), Galleria Civica (Modena), Studio Sales (Roma), Galleria Nazionale di San Marino.
Elisabetta Benassi
Nata nel 1966 a Roma dove vive e lavora, è un artista eclettica, nota per performance itineranti ed immersive. Attraverso slogan, giochi di luce, intervalli di rumori, materiali edili e rielaborazioni video indaga la storia politica ed artistica del ‘900, con originalità ed ironia.
Tra le mostre: Biennale di Berlino, XV Quadriennale nazionale d’arte di Roma, MAXXI (Roma), Collezione Maramotti (Reggio Emilia), Biennale di Coimbra, Fondazione Merz (Torino), Kunsthalle (Vienna), Magazzino (Roma), Base (Firenze), MACRO (Roma), Museo Nazionale Romano (Roma), Hezi Cohen Gallery (Tel Aviv), Istituto dell’Enciclopedia Italiana (Roma), Palazzo Carignano (Torino), Galerie Jousse Entreprise (Parigi), Museo MAN (Nuoro), Galleria De Carlo (Milano).
Ha partecipato più volte all’Esposizione internazionale d’arte di Venezia con The innocent abroad (2011), The Dry Salvages (2013), Personne et Les Autres (2015).
Claire Fontaine
Collettivo artistico fondato nel 2004 da James Thornhill e Fulvia Carnevale a Parigi, con formazione tra Padova, Parigi e Glasgow. Lo pseudonimo dalle sonorità francesi omaggia il celebre Urinale di Marchel Duchamp del 1917 in quanto il duo si definisce un artista ready-made, si sottolinea l’importanza della cooperazione e di costituire una nuova entità oltre i soggetti. Il duo incentra la produzione sulla critica al capitalismo, rielabora iconografie dell’immaginario collettivo contemporaneo per riflettere circa patriarcato ed emergenza climatica, l’arte è intesa come manifestazione di libertà attraverso stampe digitali, serigrafie, lightbox, pitture, frammenti edilizi ed oggetti d’uso ordinario elevati alla dignità di opera d’arte. Dal 2017 il duo vive e lavora a Palermo, ha curato la “messa in scena” per la collezione Autunno/Inverno 2020 di Dior in occasione della Paris Fashion Week, per Treccani Arte ha realizzato il Poster Ascolto in edizione limitata.
Tra le mostre: XII Biennale di Shanghai, Jewish Museum (New York), Volksbühne (Berlino), Wattis Institute for Contemporary Art (San Francisco), Museion (Bolzano), Lisson Gallery (Londra), GAM (Palermo), La Fondazione (Roma), UNAM (Città del Messico), MACTE (Termoli), Museo Pietro Canonico (Roma), Villa Arson (Nizza), Ecomuseo (Palermo), Palazzo Ducale (Genova), Museo Novecento (Firenze), Holding Contemporary (Portland), Galerie Chantal Crousel (Parigi).
Paolo Icaro
Nato nel 1936 a Torino, frequenta la Facoltà di Lettere presso l’Università di Torino e comincia a praticare la scultura nello studio di Umberto Mastroianni. Svolge la prima personale alla Galleria Schneider a Roma. È dagli anni ’60 uno dei principali protagonisti dell’arte povera e concettuale, vivendo tra Italia e Stati Uniti. Fondamentale è Forme di spazio, dove strutture in profilati metallici diventano al tempo stesso scultura e luogo. È invitato da Germano Celant alla mostra Arte Povera IM Spazio presso La Bertesca di Genova. Negli anni ’70 realizza I luoghi del punto e le Misure intime, dove umanità ed ironia si fondono. Utilizza soprattutto il gesso che restituisce i differenti stati dei volumi, dalla solidità alla fluidità. Dagli anni ’80 seguono innumerevoli mostre: dal PAC di Milano alla Palazzina dei Giardini di Modena, dalla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento all’Università di Los Angeles. Alcuni suoi lavori si trovano presso importanti istituzioni museali: dall’ Alvar Aalto Museo (Jyväskylä) al Centre Pompidou (Parigi), dalla GAM (Torino) alla GNAM (Roma). Vive e lavora a Tavullia (PU).
Tra le mostre: Galleria La Tartaruga (Roma), Stedelijk Museum (Amsterdam), Kunsthalle (Berna), Françoise Lambert (Milano), Massimo Minini (Brescia), Paul Maenz (Colonia), Jack Tilton (New York), Galleria d’Arte Moderna (Bologna), Centro per l’arte contemporanea Pecci (Prato), European Central Bank (Francoforte), Palazzo d’Accursio (Bologna), Lorenzelli Arte (Milano), Centro d’Arte e Cultura Chiesa di San Paolo (Modena), Galleria Niccoli (Parma), Galleria Il Ponte (Firenze), Galleria P420 (Bologna), Centro Arti Visive Pescheria (Pesaro), Pinacoteca Comunale (Città di Castello), Fondazione Querini Stampalia (Venezia).
Eugenio Tibaldi
Nato nel 1977 ad Alba, si trasferisce a vivere nell’hinterland napoletano, una realtà di periferia caratterizzata da caos urbanistico, tra mancanza di coesione al tessuto edilizio e perdita identitaria. Incentra la sua produzione sul ”margine” come misura delle cose e propone immaginari e suggestioni lontane dal gusto postmoderno che influenza il nostro vivere quotidiano. Attraverso l’uso di fotografie, disegni ed installazioni l’artista propone riflessioni sul rapporto uomo/ambiente e “spazi mentali in un luogo fisico”; le sue opere sono esposte presso innumerevoli istituzioni.
È in corso una sua mostra personale, a cura di Francesca Guerisoli, che si compone di un progetto site-specific al Tempietto di Santa Maria del Tricalle di Chieti (fino al 5 agosto) e di diversi nuclei allestiti presso la Fondazione La Rocca (fino al 12 ottobre).
Tra le mostre: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Zoma Museum (Addis Abeba), Manifesta 7 (Bolzano), International Centre of Contemporary Art (Bucarest), Museo Madre (Napoli), IV Biennale of Contemporary Art di Salonnico, XII Biennale de L’Avana, Museo Ettore Fico (Torino), Palazzo del Quirinale (Roma), MCDA (Manila), MAXXI (Roma), LIIX Biennale di Venezia, Museo del 900 (Milano), Galleria Umberto Di Marino, (Napoli), Tenuta dello Scompiglio (Lucca).