74° PREMIO MICHETTI
“Libertà di avere tre idee contrastanti”
Mario Merz
Flavio Favelli – Sabrina Mezzaqui – Sissi Daniela Olivieri – Giuseppe Pietroniro – Daniele Puppi – Luisa Rabbia – Pietro Ruffo – Arcangelo Sassolino – Donatella Spaziani – Nico Vascellari
Premio Michetti Giovani
Margherità Callà – Elena Cilli – Gaia Liberatore – Ferdinando Mazzitelli – Susanna Sforza
a cura di Costantino D’Orazio
8 luglio – 1 ottobre 2023 – Museo Michetti – Francavilla a Mare
Le novità nell’edizione 2023
Giunto alla sua 74a edizione, il Premio Michetti, uno dei più longevi e prestigiosi premi d’arte contemporanea d’Italia, inaugurerà Sabato 8 luglio 2023 continuando a rinnovarsi con una serie di proposte inedite, che coinvolgono alcuni tra i principali siti culturali d’eccellenza nel territorio abruzzese e vedono la partecipazione di artisti appartenenti a diverse generazioni, tra nomi affermati a livello istituzionale e giovani proposte.
La giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, avrà il compito di premiare gli artisti selezionati dal curatore dell’edizione 2023, lo storico dell’arte Costantino D’Orazio, ma anche un gruppo di cinque studenti dell’ultimo anno dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, che avranno l’opportunità di esporre presso il MAXXI L’Aquila e in quattro sedi museali d’Abruzzo messe a disposizione dalla Direzione Regionale Musei Abruzzo del Ministero della Cultura, prima di partecipare alla mostra prevista presso il Museo Michetti dall’8 luglio al 1 ottobre 2023.
“Il Premio Michetti è nato per reagire culturalmente alla perdita del patrimonio artistico della città di Francavilla a causa della distruzione bellica. – dichiara l’Assessore Regionale Dott. Daniele D’Amario – Mentre ognuno era intento a darsi da fare per ricostruire la propria abitazione e ricominciare le attività interrotte dalla guerra, alcuni pensarono anche alla rinascita morale e culturale, ancorandosi al cenacolo michettiano di fine Ottocento–inizi Novecento che aveva visto la città al centro della cultura nazionale. Il nascente Premio Michetti seppe coinvolgere gli artisti e i critici più rinomati del momento e così già con le prime edizioni venne indicato unanimemente dalla critica d’arte italiana come riferimento di primissima importanza.
Un ringraziamento va al Curatore Costantino D’Orazio per il lavoro profuso nell’edizione 2023 del Premio Michetti e al Presidente Prof. Andrea Lombardinilo, il cui impegno è sempre coerente con la storia cittadina e con la Fondazione che di Michetti porta il nome insieme al patrimonio culturale di cui il grande Maestro seppe essere promotore e polo attrattivo.”
“Ringrazio il Presidente Andrea Lombardinilo – dichiara l’avv. Luisa Russo, Sindaca di Francavilla al mare – per aver dato lustro all’edizione di quest’anno del Premio Michetti, uno dei fiori all’occhiello della nostra cultura. Saluto con stima il curatore Costantino D’Orazio e sono certa che la sua impronta su questa edizione 2023 si farà ricordare per molto tempo. Il Premio Michetti unisce ormai tradizione, prestigio e modernità, ed il nostro obiettivo è che i concetti che esso veicola siano sempre più fruibili ed apprezzati, affinché la bellezza e la potenza dell’arte possano arrivare a tutti.”
Premio Michetti 2023
L’edizione 2023 parte dallo statuto della Fondazione Michetti, dove si stabilisce che la missione del Premio è quella di riflettere sulla pittura, linguaggio con cui gli artisti nel XX secolo hanno maturato un rapporto estremamente dialettico, che passa dal rifiuto al fascino incondizionato. È per questo che il titolo scelto per la mostra – “Libertà di avere tre idee contrastanti” – prende spunto da un testo di Mario Merz (1925-2003), pioniere di una ricerca che, a partire dagli anni Cinquanta, ha spinto gli artisti a ripensare il proprio rapporto con l’arte, nel solco di una rivisitazione del quadro e della sua relazione con lo spazio. Un’attitudine dialettica, quella di Mario Merz, sempre alla ricerca del confronto, che si adatta perfettamente al momento storico che stiamo vivendo e che recupera quell’atteggiamento di dialogo tra linguaggi e immaginari che già Francesco Paolo Michetti aveva inaugurato all’interno del Cenacolo fondato a Francavilla al Mare intorno al Convento di Santa Maria del Gesù.
In questo senso, ciascuno degli artisti invitati conduce una ricerca personale che in modi diversi entra in contatto con la pittura, per rinnegarla e al contempo farne un punto di riferimento essenziale. La pittura pervade il lavoro anche di chi in apparenza potrebbe sembrare molto lontano dalla tradizione, perché lavora sull’installazione, sulla parola, fino all’esplorazione dell’immagine video.
“Non si tratta di una selezione generazionale – dichiara D’Orazio – piuttosto di una scelta di artisti dalla solida carriera istituzionale che hanno esordito negli anni ’90, momento nel quale l’arte ha vissuto un grande mutamento, reagendo all’ebbrezza del decennio precedente. Questi artisti manifestano un profondo rapporto con i maestri delle generazioni passate, di cui recuperano e superano la ricerca. Si muovono liberamente tra diversi linguaggi, conservando una profonda coerenza, radicata in una ricerca che arriva a mettere in discussione le nostre certezze. Sono provocatori ed esprimono idee contrastanti, come l’arte e la società del nostro tempo.”
La pittura che nasce dagli oggetti ritrovati di Flavio Favelli (1967) convive con la rilettura delle Memorie di Adriano di Sabrina Mezzaqui (1964). Le architetture impossibili di Giuseppe Pietroniro (1968) si confrontano con lo spiazzamento costruito da Daniele Puppi (1970) nel suo lavoro video. La pittura che si fa corpo di Luisa Rabbia (1970) dialoga con le foreste culturali costruite da Pietro Ruffo (1978). La riflessione sul potere della materia accomuna il lavoro di Arcangelo Sassolino (1967), che la conduce al limite della resistenza, e quello di Sissi Daniela Olivieri (1977), che la modella per farne uno specchio deformato e inquietante del suo corpo. La ricerca su una anatomia del pensiero coinvolge anche il lavoro di Donatella Spaziani (1970), alle prese con un’installazione dedicata a D’Annunzio, e Nico Vascellari (1976), che presenta uno dei suoi lavori video più potenti.
Attraverso questi artisti, il Premio Michetti apre una finestra sul panorama italiano più all’avanguardia, affermando ancora una volta il proprio orizzonte nazionale.
Premio Michetti Giovani 2023
L’edizione 2023 recupera una tradizione che nel passato ha caratterizzato la proposta del Premio Michetti: una sezione dedicata ad artisti emergenti. Nell’ambito di questa iniziativa, novità assoluta nella storia del Premio Michetti è la collaborazione tra la Fondazione Michetti e l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, nel segno di una comunione di intenti tra istituzioni culturali che operano nel territorio abruzzese, per la valorizzazione del patrimonio e la promozione dei giovani artisti.
Una giuria composta da Costantino D’Orazio, Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI L’Aquila, e Federica Zalabra, Direttore Regionale Musei Abruzzo, ha selezionato cinque studenti dell’ultimo anno, che tra Maggio e Giugno avranno la possibilità di realizzare un intervento presso alcune sedi museali abruzzesi, secondo il seguente accoppiamento: Margherita Callà presso il Museo Archeologico Nazionale – Villa Frigerj, Elena Cilli presso il Refettorio dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, Gaia Liberatore presso il MAXXI L’Aquila (Project Room), Ferdinando Mazzitelli presso il Teatro dell’Area Archeologica di Amiternum, Susanna Sforza presso il Museo Casa Natale di D’Annunzio.
Dall’8 luglio anche loro saranno protagonisti della mostra presso il Museo Michetti di Francavilla a Mare, con opere che potranno aggiudicarsi il Premio Michetti Giovani.
Manifesto e catalogo
Il manifesto della mostra sarà ispirato ad un’opera di Mario Merz, che comparirà anche sulla copertina catalogo grazie alla collaborazione con la Fondazione Merz di Torino. Edito dalla casa editrice pescarese Ianieri Edizioni, il catalogo ospiterà, oltre agli interventi istituzionali, testi di Costantino D’Orazio e Alessandra Mammì, che ricostruirà la storia del Premio Michetti dalle sue origini ad oggi.
74° Premio Michetti
“Libertà di avere tre idee contrastanti”
a cura di Costantino D’Orazio